lunedì 1 aprile 2013

Nordico e Mediterrona...

... Ovvero: moglie e buoi dei paesi tuoi.


Lo avrete capito.
LUI il compagno di vita e di pensieri è Nordico, ma talmente nordico da avere un cognome che sembra un codice fiscale.
Io, al contrario, sono  Mediterrona, ma talmente mediterrona che alle feste comandate ricevo e faccio decine e decine di telefonate, da/a parenti fino al terzo quarto grado. Lui e i suoi nordici parenti, invece, usano frequentarsi solo in occasione di un funerale. E ho detto tutto.

Ora a chi mai potrebbe venire in mente di prendere una femmina mediterranea, nata e cresciuta al cospetto del mare, in una città che ha visto arabi, greci, spagnoli, francesi e pure quel pezzo di gnocco di Federico II e (dopo un "intermezzo" di 25 anni in quel della Toscana) catapultarla a 1200 metri di altitudine, in una valle senza uscita, al cospetto di una Lago (peraltro artificiale...) in un villaggio di 400 anime ( tutte o quasi di origine "austroungarica") che parlano fra loro in austriaco antico...? 
Ovvio, la geniale idea è venuta a noi due, seppure con  l'aiuto di un'amica, l'Amyca (mediterrona come me) che ci ha messo lo zampino... (grazie Amyca!!)
Date le premesse, le difficoltà non sono mancate e non mancano.
Per fare un esempio: i primi anni di convivenza Nordico, alle 19.00 in punto, iniziava a ronzare intorno a Mediterrona con fare nervoso, muovendo ritmicamente la mascella, guardando con insistenza l'orologio e aprendo e chiudendo rumorosamente il frigorifero.
 "Tutto bene nordico?"
LUI:  "Ho una fame da lupi, cosa c'è per cena?"
LEI , flemmatica come solo i meditrerroni sanno essere: "Vuoi una fetta di pane e marmellata? Sto giusto preparando la merenda per i bambini?"
A questo punto il nordico, trasfigurato da una smorfia di incredulità e sconforto, provava comunque a mantenere la sua nordica calma , comunicando che: "le campane hanno appena suonato le 7... è ora di cena".
E LEI con la "tipica" diplomazia mediterrona : "Le campane hanno appena suonato le 7??? e chi se ne frega nordico! lascia che suonino... Da noi (vale a dire a soli 1100 Km da qui) non ci si mette a tavola mai prima delle 21."

Come è andata a finire?

Nell'unica maniera possibile per degli Anarchici, seppure dilettanti.
Nordico, in quanto nordico, non si smuoverebbe mai di un millimetro dalle sue austroungariche certezze. Mediterrona, in quanto tale, urla, sbraita, poi  cede... ma solo per poco...
E così a volte si cena alle 19.30 (un paio di sere l'anno), a volte alle 20,00 (una decina di sere l'anno), quasi sempre alle 20.30  e certe volte (che gioia!) si cena alle 21.00 (in genere d'estate). Il tutto con buona pace di Nordico e della sua nordica madre che, da sempre, mette la minestra in tavola alle 19.00 in punto.
Minestra, avete capito bene! I nordici cenano esclusivamente a base di minestra... E ho ridetto tutto!
Su questo fronte, però, Mediterrona ha avuto gioco facile: è incappata in un nordico dal palato mediterraneo.
Dovreste vederlo al cospetto della parmigiana di melanzane, di fronte a orecchiette e broccoli (che qui le cime di rape non sanno cosa siano!) , in ammirata contemplazione dei carciofi ripieni o alle prese con la cicoria catalogna "alla poverella". Alla poverella... si fa per dire!!!

Lessata la cicoria catalogna in abbondate acqua e sale grosso, si ripassa in padella con olio, aglio, peperoncino, pomodorini e acciughe. Poi si aggiunge la mozzarella e quando inizia a sciogliersi, si unisce il parmigiano grattugiato a piene mani. Spento il fuoco.... non possono mancare 1 o 2 uova fresche...Energica mescolata...E se siete fortunate come me, potrete assistere alla metamorfosi gioiosa di un Nordico capelluto nel commissario Montalbano!
 
Così procediamo.
Uno con la bussola che punta a Nord e l'altra, senza la bussola, ma sempre rivolta al Sud.
Non sempre ci capiamo, quasi che Nordico parlasse in austriaco antico e Mediterrona in Barese stretto...
Ma quando ci capiamo... in genere concepiamo un figlio!


Su una cosa, però,  abbiamo raggiunto l'accordo: LA POLENTA.

"...e no amore, la polenta proprio no! Vedi io da bambina passavo tutta l'estate in campeggio, a Monopoli, vestita di sale e costume. Sulla spiaggia mangiavamo le friselle e, a volte, mio padre ci portava i ricci appena pescati. A proposito, Nordico, hai mai assaggiato i ricci?  I ricci sono il sapore del mare. Cerca di capire, ma ognuno ha la sua storia e nella mia, caro Nordico, non c'è scritto Polenta. Ma se hai pazienza (e in quanto nordico ne hai tanta) ti preparo la focaccia. Ti va?"

Nordico sorride.
Non gliel'ho ancora detto, ma ha un sorriso bellissimo, un sorriso latino.
E i suoi capelli ricci e spettinati sono tanto, ma tanto mediterroni.

"Nordico, sai che c'è? In autunno vi porto tutti al Sud."
Non ha detto di no...





 
 

4 commenti:

  1. Come mi suona familiare tutto questo!! Immagino che il nome dei paese nordico sia segretamente blindato..

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  2. Sembra l'incipit di un romanzo! curioso sarebbe scoprirne il continuo...

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    1. ne verrebbe fuori una commedia tragicomica! Grazie per la visita al mio blog. Ho fatto lo stesso con il tuo e ne sono rimasta rapita. molto molto interessante. ti seguirò.

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