martedì 4 giugno 2013

Pochi passi, quanto spazio!

La nostra quotidianità, si svolge in pochi metri quadri.
A 20 passi dalla nostra casa, c'è il nostro piccolo albergo, sul retro del quale c'è un piccolo giardino dove i nostri bambini scorrazzano in tutte le stagioni, ospiti permettendo.

Oltre il giardino: un prato, il bosco e  oggi anche un gregge di pecore, che sembravano massi in bilico sul ripido pendio erboso.

Tra la nostra casa e l'albergo c'è la casa dei nonni paterni, una grande, grandissima risorsa, ma anche lo spunto per un quotidiano esercizio di mediazione fra una nuora Mediterrona - decisamente fuori dai binari e con ambizioni buddiste (generalmente tradite) - e una suocera Nordica, tutta d'un pezzo e con regolari frequentazioni ortodosso cattoliche (mai trascurate).

Pochi metri quadri davvero, a fronte di una vita piena di spazio.

Quando, qualche anno fa, decisi di mollare tutto (Firenze, il mio lavoro, la mia casa di pietra, gli amici, la famiglia di origine e soprattutto uno schema a me noto), il mio quotidiano si srotolava attraverso i parecchi chilometri che mi portavano da casa al lavoro, su e giù, su e giù, su e giù.
Quando mi licenziai e feci i bagagli, in molti mi presero per matta, fatta eccezione per pochi amici.
Quante spiegazioni incerte, sfuggenti, impossibili ho dato a chi non capiva la mia scelta.
Nessun biasimo da parte mia, quella scelta, a dire il vero,  non riuscivo a capirla neanche io!
Non sapevo a cosa stessi andando incontro: nessuna idea, nessuna possibile valutazione dei costi e dei benefici, nessuna certezza.
Solo istinto, incoscienza, coraggio? Vita.

Se qualcuno, allora,  mi avesse descritto una vita fatta di un quotidiano incastonato in pochi metri quadri.... chissà... forse non sarei qui... forse non avrei mai scoperto quanto spazio possa essere racchiuso in soli 20 passi.

In questi pochi metri quadri, affacciati sulle montagne, c'è molto, moltissimo spazio prezioso.

C'è, sopra ogni cosa, lo spazio per il nostro tempo.

In questo andare e venire continuo, fra casa e albergo, c'è lo spazio per tutti i nostri figli: non uno per non avere rimpianti; non due perché "figlio unico mai!", ma tre perché....

C'è lo spazio per fare homeschooling, chi lo avrebbe mai detto!

Lo spazio per riflettere. Lo spazio per fare scelte più consapevoli, per fare le nostre scelte.
C'è lo spazio per portare i bambini nella fascia, per allattarli a richiesta, lo spazio per usare i pannolini di stoffa, lo spazio per interrogarsi sui detersivi fatti in casa e quello per decidere di farsi in proprio la pasta madre e iniziare a panificare. Lo spazio per il profumo dei dolci fatti in casa.

C'è lo spazio per condividere i pasti in famiglia.

Certo, lo ammetto, non c'è alcuno spazio, neanche uno spiraglio, per il cinema né per il teatro.

Ma in compenso c'è lo spazio denso delle stagioni, che qui sono quasi 4!
L'estate verde, verdissima, profumata di erba e ricotta di malga.
L'autunno barocco, dorato e rosso, che incendia il bosco.
L'inverno minimale, quasi grafico, bianco e nero, silenzioso, ovattato, riflessivo.
E poi c'è un accenno di primavera (la quasi quarta stagione!), timida, veloce , fugace, schiacciata fra il bianco chic e il verde pop.

Ecco, adesso lo so: la libertà si accontenta anche di pochi metri quadri, purché garantiscano un grande spazio.

E parlando di spazio e libertà, il mio pensiero va a chi, in questi giorni, sta coraggiosamente difendendo il Gezi Park di Istanbul.
Coloro che non capiscono il senso di tale protesta per 600 alberi in un parco, non sanno - e forse non sapranno mai - che quel parco è lo spazio per la democrazia, per la laicità dello stato, per la dignità delle persone, per i diritti delle minoranze, per il futuro dei Turchi e quindi dell'umanità intera.
Forza!




10 commenti:

  1. leggendo il post ho potuto respirare lo spazio di cui parli, ho sentito il fruscio degli alberi in quel bosco, ho sentito il profumo dell'erba e riesco a vedere il suo verde intenso.
    quanto spazio nello spazio di cui parli ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. detto da te, Elisabetta, che condividi - nel tuo blog - lo spazio infinito di una visione olistica della vita.... è davvero un grande complimento!! Grazie... per tutte le cose preziose che scrivi su neuropepe. Al prossimo incontro...

      Elimina
    2. eh no! così non vale! come al prossimo incontro????? significa che .... mandami subito una tua foto per mess prv grazie! :-D
      e non scherzo!!! elisabetta.pevarello@gmail.com

      Elimina
  2. Il verde fresco e morbido di un prato da correre tutto a piedi nudi. L'unica pecca dei pochi passi in cui viviamo. Qui, di lasciare i piedi liberi se ne occupa la spiaggia ;)
    Beh, a parte questo e il fatto che a Lanzarote viviamo in un'eterna primavera... Che bello poterti capire per aver fatto la stessa scelta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e pensare che mi tormento sempre inutilmente prima di fare passi importanti; do sempre troppo ascolto a chi mi sconsiglia, chi mi spaventa; tentenno, tergiverso... ma poi - per fortuna - vado avanti per la mia strada. E immancabilmente mi dico: ma non potevo farlo prima??? Certe scelte hanno le ali, se solo ci liberiamo delle inutili zavorre! :)

      ps: Potremmo fare un baratto: ti mando un po' di verde prato in cambio del blu mare (che mi manca tanto!!)... Che ne dici?

      Elimina
    2. Che bella questa idea del baratto! Potremmo farla davvero: tu in vacanza da me e io in vacanza da te! ;))))

      Elimina
    3. Meraviglia!!! E pure buon umore!!! Facciamolo!!!

      Elimina
    4. :))))))) Quando?????? :))))))) il mese più bello di Lanzarote è settembre. È pura magia...

      Elimina