Ieri, 20 Aprile 2013, è stato proclamato un Nuovo Presidente della Repubblica.
Dopo giorni convulsi, in cui il partito portante della sinistra italiana si è letteralmente sgretolato, eccoci con un Nuovo Presidente della Repubblica.
"Mamma mi chiami quando scrutinano?"
E già! Anche questa è una bella occasione per noi homeschoolers. Accendere la televisione che non abbiamo (dunque via internet) e cercare di capire un po' come funziona la nostra Democrazia. Facilitata dai miei studi e da una passione per la politica, che mi trascino sin da ragazzina, provo a spiegare ai miei figli (più a Grande ovviamente) cosa sta accadendo e secondo quali regole.
"Mamma tu per chi tifi?"
"....."
"E vincerà?"
"....."
La passione politica, per me, è imprescindibilmente legata a certi ideali, a certi valori: non può che fare rima con giustizia sociale, onestà, dignità, rispetto per gli altri, per l'ambiente, equità, sostenibilità... Vorrei raccontarglielo, come ho fatto in altre occasioni, ma vedo che Grande è troppo preso dal conteggio dei voti sul video e rimando ad un'altra occasione.
Finisce il primo scrutinio, primo candidato impallinato. Si riparte più tardi.
Grande e Piccolo ripartono, invece, per un'altra avventura a cavallo delle loro bici.
"Mamma chiamami quando ricominciano!"
Loro fuori a pedalare e io davanti allo schermo che non riesco a pensare ad altro. Che mi preparo all'ennesima amara delusione; ad assistere all'ennesima (ormai da anni) occasione persa... o bruciata... o non voluta. Chissà?
Scuoto il capo, parlo da sola, mi faccio un thè.
Povero Minuscolo, non può che essere nervoso come me.
In bagno incrocio la mia immagine nello specchio: certo sono cambiata, non ritrovo più la massa di capelli ricci e il fisico asciutto di vent'anni fa, ma sorrido, per un attimo, nel riconoscere lo stesso sguardo acceso dagli ideali. Bè, qualcosa di me non sta invecchiando!
Vanno avanti. Voto a vuoto. Rimandano all'indomani.
Rieccoci , Grande va e viene con il suo casco da ciclista in testa.
"Allora Mamma?"
E poi...
E poi cade anche Prodi...
"Perché sei preoccupata Mamma, tanto noi tifiamo Rodotà?"
Bella domanda!
Come glielo spiego, ad un bambino di sei anni, che si è appena aperto uno squarcio drammatico sulla storia della sinistra italiana degli ultimi 20 anni.
Le contraddizioni, le posizioni mai chiare, le anime (altro che correnti) incompatibili sono venute a galla, in un grigio giorno di primavera. Il tutto fuori tempo e soprattutto fuori luogo.
"Ehi, siete lì per scegliere il futuro
Presidente della Repubblica,
non il vostro nuovo segretario!!!"
"Tutto bene Mamma?"
Come è andata a finire, lo sapete già! E' il caso di dire: nessuna sorpresa.
All'ultima decisiva votazione Grande partecipa meno, sta giocando con un amico.
Poi si affaccia e mi chiede:
"Allora Mamma, chi è il Nuovo
Presidente della Repubblica?"
"Lo stesso di prima, amore mio,
lo stesso di prima"
Rimonta in sella.
Non fa domande.
Mi faccio un thè.
Poi, mentre sul video sfilano facce e frasi fatte, mi chiedo se sia stata una buona idea coinvolgerlo. Lo guardo e so che, fra una pedalata e l'altra, si sta chiedendo come sia possibile che oltre mille adulti impieghino 3 giorni e 6 scrutini per rieleggere lo stesso Presidente di prima!
Ci sono voluti 20 anni amore mio,
per questo capolavoro...
ti sembrano 3 giorni,
ma sono 20 anni.
Lo specchio mi rimanda un volto stanco, preoccupato. La nottata sarà lunga.
Domani gli parlerò di etica, di ideali, di valori e della politica delle piccole cose.
Domani gli dirò che possiamo cambiare le cose!
Domani...
L'ho vissuta nello stesso modo.
RispondiEliminaCon enorme difficoltà su come coinvolgere la mia "grande" perché mi vergognavo, e tanto, a dirle che la mamma crede in questo, la mamma da quando aveva 15 anni lotta per quest'altro... Ma vi sta comunque crescendo in un'italia così.
Continuiamo a raccontargli qualcosa dei nostri sogni e degli ideali nei quali crediamo. Vedi, siamo già in due... Un caro abbraccio!
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